Locandina Bookcity Confucio

Le arti marziali saranno il fil rouge che collega i due momenti di cui si compone l’appuntamento di domenica 21 novembre alle ore 14.30 presso lo Spazio delle Culture al Mudec, inserito all’interno di Bookcity 2021: la parte letteraria, rappresentata dalla presentazione del romanzo La leggenda del cacciatore di aquile di Jin Yong (Mondadori, 2021), e la seconda parte, legata al pensiero cinese sull’equilibrio del corpo e della mente, che vedrà una breve dimostrazione pratica e la presentazione dei volumi Sulla strategia. Huainanzi (Luni editrice, 2019) e Come una barca sull’acqua. Il gusto del Taijiquan (Luni editrice, 2021).

Primo volume di una quadrilogia, La leggenda del cacciatore di aquile è ambientato nella Cina del 1200 d.C.: l’impero Song è stato invaso dagli Jurchen provenienti dal Nord, la capitale è stata conquistata, insieme a metà del territorio. I contadini sono oppressi dalle pesanti tasse imposte dai vincitori. Nel frattempo, nelle steppe, la frammentata popolazione dei guerrieri mongoli sta per essere unita sotto un signore della guerra il cui nome risuonerà glorioso nei secoli: Gengis Khan. Sarà Alessandra Pezza, la traduttrice del volume, a presentarlo, soffermandosi sul suo lavoro di traduzione e dialogando con Lucrezia Goldin, editor di China Files.

Una breve dimostrazione pratica di arti marziali della scuola Wang Academy ci traghetterà alla seconda parte dell’incontro dove Valeria Di Bitonto e Carlo Born ci racconteranno, attraverso la presentazione di due libri, cosa intendono per filosofia del Tao e l’arte dell’equilibrio. I volumi che presenteranno sono: Sulla strategia, XV capitolo del Huainanzi, manuale del Principe o Maestro di Huainan, notevole opera filosofica cinese del II sec. a.C. ancora poco conosciuta ma di fondamentale importanza per la filosofia e il pensiero che racchiude, e Come una barca sull’acqua. Il gusto del Taijiquan, che si impegna a presentare questa famosa arte che non è solo marziale ma è una sintesi di diversi aspetti della cultura cinese.

Gli incontri sono organizzati dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Contemporary Asia Research Centre (CARC).

La partecipazione è gratuita, ma con prenotazione obbligatoria (a partire dall’8 novembre). Per prenotare basterà visitare la pagina dell’evento sul sito ufficiale di Bookcity (https://bookcitymilano.it/), cliccare sul pulsante “prenota” e compilare con i propri dati il form che si aprirà. Riceverete via mail un biglietto con QR-Code da presentare il giorno dell’evento per accedere alla sala. I biglietti saranno disponibili fino a esaurimento posti.

Relatori

Alessandra Pezza è assegnista di ricerca e membro dell’Officina di traduzione permanente presso l’Università di Milano-Bicocca, dove insegna lingua cinese. Ha tradotto il primo volume della Leggenda del cacciatore di aquile di Jin Yong (Mondadori 2021, cura di P. Liberati e S. Pozzi) e sta traducendo il secondo.

Lucrezia Goldin. Studiosa di Cina, laureata con lode al Master of Arts in Chinese Studies presso la Leiden University. Specializzata sui temi di nazionalismo popolare e cyber governance si interessa anche di cinema e identità culturale. Nel 2017 è stata assistente alla ricerca per il progetto “Chinamen: un secolo di cinesi a Milano”, dal quale è nata una mostra al MUDEC di Milano. Dopo aver trascorso gli ultimi tre anni tra Repubblica Popolare Cinese e Paesi Bassi, ora scrive di Cina e cura per China Files la rubrica “Weibo Leaks: storie dal web cinese”.

Valeria Di Bitonto. Sinologa di formazione, si è laureata in lingue orientali all’Università di Roma La Sapienza nel 1995. Da sempre appassionata di filosofia e arti marziali orientali, si dedica molto presto allo studio e all’insegnamento del Taijiquan e del Qigong, oltre che all’esercizio della Medicina Cinese in qualità di operatore di Tuina, occupandosi anche di formazione. Nel 2015 conosce il Maestro Wang Zhixiang dando un’ulteriore svolta alla sua formazione e dal 2019 ricopre il ruolo di presidente della Wang Academy. Il suo proposito è applicare e diffondere i principi dello Yangsheng (“coltivare la vita”, “avere cura”) quali presupposti per la conoscenza e il nutrimento dell’individuo in relazione a ciò che lo circonda.

Carlo Born. Scopre il Taijiquan negli anni ’80 durante i suoi studi di sinologia; pratica da molti anni con il Maestro Isidoro Li Pira e opera anche come istruttore. Nel 2003 conosce il Maestro Wang Zhixiang, che segue regolarmente nei suoi seminari e che gli propone di tradurre i Classici del Taijiquan (pubblicati come ebook nel 2013). Quest’anno ha tradotto e curato Come una barca sull’acqua, testo che raccoglie gli insegnamenti del Maestro Wang.