“La cortigiana”
Ji
伎
di Jin Renshun 金仁顺
Traduzione di Alessandra Pezza
Per i cittadini di Namwon io ero, da sempre, la “signorina Chun-hyang di Madama Hyang”.
Madama Hyang, mia madre, faceva il mestiere più antico del mondo: si guadagnava da vivere vendendo se stessa. Una professione che attira l’attenzione, ha i suoi rischi, ma offre anche guadagni inaspettati.
All’ingresso della nostra dimora si fermavano spesso carrozze dall’aria elegante, tutte di ottone con nappe dorate che pendevano dal tettuccio. Venivano per lei, non per me. Io avevo diciotto anni e non ero mai stata con un uomo.
Jin Renshun (金仁顺) di etnia coreana, nasce nel 1970 a Baishan, nella provincia del Jilin. Tra i suoi lavori più importanti ricordiamo la raccolta di racconti La fredda corrente dell’amore (Aiqing lengqi liu 爱情冷气流), Luna, oh luna (Yueguang, a yueguang 月光啊月光), e raccolta di saggi Come un sogno a occhi aperti (Fangfu yi chang bairi meng 仿佛一场白日梦), i soggetti cinematografici Tè verde (Lücha 绿茶), Il ristorante di zuppe di mamma (Mama de jiangtang guan 妈妈的酱汤馆). Ha ricevuto molti premi, tra cui quello della rivista Renmin wenxue. (da Caratteri 2018.1, p. 56).
Il racconto “La cortigiana” di Jin Renshun è stato pubblicato sulla rivista Caratteri 2018 (Le vie della seta, pp. 56-63).
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