La leggenda del cacciatore di aquile (Libro secondo) è un romanzo dello scrittore Jin Yong 金庸 (1924-2018) edito da Mondadori (2022).
Traduzione di Alessandra Pezza, cura di Patrizia Liberati e Silvia Pozzi.
Curiosità sulla traduzione
Siamo al secondo volume della saga, e continuano le avventure del protagonista Guo Jing e della sua amata Huang Rong. Il fulcro di questa fase della narrazione è la formazione marziale del nostro eroe, che sul suo cammino incontra maestri potentissimi, ma altrettanto bizzarri e imprevedibili.
Le tecniche che apprende, benché inventate, hanno radici profonde nella tradizione cinese: ognuno dei “Diciotto palmi per soggiogare il drago” prende il nome da un passo dello Yijing 易经, il Libro dei mutamenti, l’antichissimo manuale di divinazione conosciutissimo anche da noi come “I-King” o “I Ching” (e che ha ispirato, tra l’altro, artisti e scrittori occidentali della levatura di Philip K. Dick e Ursula K. Le Guin). I principi della tecnica “Una mano contro l’altra” si fondano invece sugli insegnamenti daoisti del Daodejing 道德经, il Classico della via e della virtù.
In un universo narrativo dove i grandi maestri marziali si scontrano a suon di musica, e i personaggi si perdono di vista e si ritrovano all’interno di dimore labirintiche costruite sui principi dell’arte divinatoria, la sfida principale a cui ho dovuto rispondere come traduttrice è mantenere il sottile equilibrio tra invenzione e riferimento filologico, per restituire all’opera la sua doppia intrinseca dimensione di intrattenimento e trasmissione culturale.
—
Informazioni sul primo volume sono disponibili a questo link.
Informazioni sul romanzo e sull’autore sono disponibili sulla pagina dell’editore.
Presentazioni del romanzo:
La leggenda del cacciatore di aquile. Incontro con la traduttrice Alessandra Pezza, associazione INARI.
La Cina sognata da Oriente e da Occidente, incontro per Bookcity Milano 2023.