copertina Internazionale

“In ricordo di Jin Zhi”
Jinian wo de pengyou Jin Zhi
纪念我的朋友金枝

di Jin Renshun 金仁顺
Traduzione di Alessandra Pezza

Jin Zhi diceva di amare Yuan Zhe. Lo diceva sempre, in continuazione. Ogni volta che facevamo una rimpatriata tra compagni, lei sceglieva il posto davanti a lui, e attirava la sua attenzione facendo mille smorfie; oppure si metteva a fissarlo, con il mento appoggiato sulla mano, finché lui non si sentiva prudere dappertutto.

“Con quello sguardo mi fai arrosto”, protestava.

“Ti cuocio a puntino”, ribatteva lei. “Croccante fuori e tenero dentro, e poi ti mangio, un boccone dopo l’altro”.

“La nostra anatra laccata!”, lo prendevamo in giro noi.

Jin Renshun (金仁顺) di etnia coreana, nasce nel 1970 a Baishan, nella provincia del Jilin. Tra i suoi lavori più importanti ricordiamo la raccolta di racconti La fredda corrente dell’amore (Aiqing lengqi liu 爱情冷气流), Luna, oh luna (Yueguang, a yueguang 月光啊月光), e raccolta di saggi Come un sogno a occhi aperti (Fangfu yi chang bairi meng 仿佛一场白日梦), i soggetti cinematografici Tè verde (Lücha 绿茶), Il ristorante di zuppe di mamma (Mama de jiangtang guan 妈妈的酱汤馆). Ha ricevuto molti premi, tra cui quello della rivista Renmin wenxue. (da Caratteri 2018.1, p. 56).

Il racconto “In ricordo di Jin Zhi” di Jin Renshun è stato pubblicato sulla rivista Internazionale n. 1390 (Storie, pp. 78-88).

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