Beastars è una serie di ventidue volumi, conclusa in patria, scritta e disegnata dalla mangaka Itagaki Paru, alla sua prima prova. In Italia è pubblicata dalla sezione Planet Manga di Panini Comics.
Traduzione di Giacomo Calorio.
Curiosità sulla traduzione
Beastars è uno slice of life ambientato in un universo immaginario, benché plasmato sul nostro presente urbano, in cui convivono animali antropomorfi di ogni specie. Ovvero, come recita il commento in quarta di copertina dell’edizione originale, uno “human drama sulla giovinezza in versione animale”.
Il paradosso di fondo di cui ho dovuto tenere conto in fase di traduzione è che, ignorando il presupposto di matrice fantastica, l’autrice sceglie di mostrare questo mondo con inaspettato realismo e trasferendo, nelle dinamiche che si vengono a creare tra erbivori e carnivori, aspetti critici che chiamano in causa la nostra società. Il suo approccio realista prende vita sia nella tessitura di situazioni talvolta banali e quotidiane, talvolta crude e coerenti con le regole spietate del mondo animale; sia nella resa psicologica dei personaggi, protagonisti o fugaci comprimari che siano, i cui dialoghi rispecchiano psicologie cangianti, sfumate e finemente elaborate. Queste tengono conto sia della forte umanità che tali personaggi emanano (un’umanità a tutto tondo, variegata e in costante divenire), sia della peculiare declinazione che l’appartenenza a una determinata specie animale dona alle loro singole personalità e ai loro comportamenti.
Se come per ogni slice of life che si rispetti ho quindi ritenuto di dover prestare particolare cura, nella resa italiana, alla naturalezza e alla vividezza dei dialoghi, all’aderenza rispetto all’italiano parlato, alle sfumature psicologiche che emergevano nell’opera originale non solo nelle singole battute ma soprattutto in una più ampia prospettiva di costruzione del personaggio, la sfida peculiare di un manga come Beastars è stata quella di tenere sempre presente anche il “fattore animale” che al contempo colloca ciascun personaggio in una categoria archetipica fondata su tratti istintivi che trascendono e si scontrano con il lato antropomorfo: come parlerebbero dunque un lupo goffo e sensibile, una coniglietta tostissima e disinibita, un cervo dalla forte personalità e un rettile premuroso? Ma soprattutto, come traslitterare dal giapponese la lingua dei pesci?
In Giappone la serie ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti quali il Premio Manga Taishō, il Premio Culturale Osamu Tezuka per il migliore esordiente e il Premio Kodansha per il miglior shōnen manga. Ne è stata tratta anche una serie animata, uscita in Italia e nel resto del mondo su Netflix.
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Informazioni sulla serie sono presenti sulla pagina dell’editore.