Qualcuno dice che i traduttori sono o dovrebbero essere invisibili, forse è più vero che a loro non si pensa quasi mai, a meno che l'italiano del libro che abbiamo per le mani non ci paia farraginoso. Se entrassimo nel loro mondo, scopriremmo che sono più vivi che mai.

  • Presentazione dell'Officina di Traduzione Permanente sulla Lettura del 24 ottobre 2021 in occasione della pubblicazione del racconto Qualcuno ha visto la vicina? (a questo link il ritaglio):

L'autrice e la traduzione

Mai tradotta in italiano, Ho Sok Fong (Kedah, Malaysia, 1970) insegna a Taiwan. Ha scritto due raccolte di racconti molto premiate: il testo presentato da "la Lettura" viene da quella del 2014. La versione in italiano nasce nell'ambito dell'Officina di traduzione permanente istituita sotto la guida della sinologa Silvia Pozzi presso il Dipartimento di Scienze umane per la formazione "Massa" dell'Università di Milano-Bicocca.

Con la traduzione di Pechino pieghevole di Hao Jingfang, Silvia Pozzi porta al lettore italiano una voce originale e convincente della scena letteraria cinese contemporanea. (...) Per quanto frutto di una distorsione fantastica della realtà come la conosciamo, i mondi di questi racconti inevitabilmente ci rimandano al nostro e i personaggi che li abitano hanno in fondo le nostre stesse emozioni e ambizioni, ed è certo per questo che le loro vicende risultano avvincenti e sono capaci di parlare al lettore. Ma non solo: quella misteriosa comunicazione avviene anche grazie alla maestria della traduzione, alla duttilità (o alla “pieghevolezza”, verrebbe da dire) del suo stile — quell’abilità alchemica di ricalcare e adattare il testo dell’originale e restituircelo fresco e inaspettatamente vicino in una nuova lingua: fluida, sfumata, elegante.

Una mattina di confronto dedicata al tema delle traduzioni, con un focus particolare su Taiwan. E quella prevista sabato 23 marzo alle 10,30 all'auditorium Terzani dalla biblioteca San Giorgio di Pistoia nell'ambito del festival "Climate fiction days", la prima rassegna nazionale sulla letteratura del cambiamento climatico. [...] Affronta il tema ambientalista nelle sue più ampie stratificazioni culturali "Montagne e nuvole negli occhi" dello scrittore taiwanese Wu Ming-yi: in Italia è stato tradotto da Silvia Pozzi [...]. "Membrana" (add 2022) di Chi Ta-Wei, tradotto da Alessandra Pezza. Un romanzo onirico, con il mondo dominato dalla tecnologia che accompagna il viaggio interiore della protagonista alla ricerca dell'intima essenza umana.